Funzioniamo per frammenti, per pezzi di ricordi che memorizziamo: alcuni li recuperiamo più volte, alcuni sono presenti in modo ossessivo, alcuni appaiono a intermittenza. Ognuno ha un significato. Spesso ci limitiamo ad accoglierli e a lasciarli andare senza preoccuparci della domanda invisibile che celano.
Non esiste un’autobiografia definitiva, poiché rielaboriamo il nostro passato molte volte, se ci permettiamo di rivedere gli atteggiamenti assunti, le parole pronunciate e sopra tutto le emozioni vissute. Può capitare che ci sia uno svelamento improvviso, a mo’ di illuminazione, che ci faccia cogliere, per esempio, un simbolo in un oggetto, e subito il passato cambia.
Non si tratta di saper già scrivere o di voler imparare; si tratta di avere l’interesse, forte, e il coraggio di intraprendere la strada della scrittura, per conoscere i mondi interiori. I mondi e non il mondo interiore, poiché, nell’acquisire la pratica della scrittura, si scopre che c’è il mondo della storia personale, dell’immaginazione, del mito, della fiaba, degli archetipi, del futuro negato, dei ricordi mescolati, delle voci, del corpo, dei desideri e poi ancora e ancora.
Punteremo sulle emozioni e sui sentimenti. Dietro le immagini del vissuto ci sono loro, le regine del nostro muoverci nel mondo materiale. Il fatto che non le riconosciamo non significa che non ci siano, anzi, meno voce diamo loro, più agiscono attraverso sintomi fisici, comportamenti slegati, parole sconnesse.
Nel 1953 Rollo May, psicologo e insegnante, tra i maggiori esponenti della psicologia umanista, insieme a Carl Rogers, scriveva in L’uomo alla ricerca di sé:
Fintantoché il progresso scientifico debella la difterite, la tubercolosi o altri morbi […] senza aiutare la gente a superare l’angoscia, i mali verranno soltanto incanalati in una nuova direzione. […] La battaglia per la salute deve essere vinta a un livello più profondo, quello dell’integrazione del Sé.
Angoscia. È una parola forte, inquietante, sappiamo riconoscerla in noi quando compare?
Angoscia. La scrittura può essere lo specchio per vederla?
Considero la scrittura uno dei tanti strumenti che ci consentono di far dialogare la vita del corpo con quella delle emozioni e dei sentimenti con quella della mente con quella dell’anima. Per me la scrittura è una buona strada per raccontare la vita.
Un breve percorso di otto incontri, il sabato mattina, dalle 10.00 alle 12.00, online, in un gruppo di massimo dieci persone; è prevista la registrazione, per consentire a chi saltasse un incontro di recuperarlo; si condividerà ciò che si è scritto, non per giudicare chi scrive meglio, ma perché leggere ad altre persone ciò che è emerso è un movimento che chiarifica il processo interiore di recupero del passato.
Il costo è € 121,00.
Iniziamo sabato 13 febbraio 2021.
Se avete bisogno di altri dettagli, scrivetemi (robertaceraolo@gmail,com) oppure telefonami (333.1861.162).