Mi imbatto in un breve saggio di Grace Paley, L’importanza di non capire tutto, in cui si parla di scrittura e di vita. Grace Paley scrive:
Una delle ragioni per cui gli scrittori sono interessati alla vita più di altri, che invece semplicemente continuano a vivere, è che lo scrittore non capisce che si tratta di qualcosa in cui lui si comporta come se fosse una sorta di specialista; quel qualcosa è la vita. E la ragione per cui scrive è di spiegarla a se stesso e, per cominciare, meno ne capisce, più probabilmente ne scriverà.
C’è una spinta direi moderna a voler sapere tutto, a voler capire, a voler spiegare, a cercare la ragione prima per cui avvengono i fatti, a comprendere il meccanismo che fa funzionare la vita. Certo, questa è un’ottima molla per la conoscenza, ma per quanto riguarda noi, gli esseri umani, più che conoscere tutto vale il non conosco ma mi ci metto. Non so che cosa andrò a scrivere, inizio a scrivere e scrivendo scoprirò.
Grace Paley è stata una intellettuale di New York, nota e riconosciuta e premiata per i racconti brevi (non ha mai scritto un romanzo), i saggi e le poesie. È stata una militante pacifista, è stata moglie madre figlia. Grace Paley viveva con intensità, tutto.
Nei suoi racconti si trova la vita ordinaria di persone normali, e il ritmo del suo raccontare, la capacità di guardare con cuore, ci avvicina all’umanità. Ci fa sentire esseri umani dentro l’umanità guardata.
Scopriremo questa scrittrice per quattro incontri, presso la Biblioteca di Vinovo, il sabato mattina, a partire dal 31 ottobre 2020, dalle 10.30 alle 12.30, a settimane alterne.
Faremo Biblioterapia insieme: i racconti di Grace Paley, il gruppo e me.