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“Quaderno proibito” di Alba De Céspedes

Valeria è una donna della piccola borghesia romana, di quarantatre anni, sposata con Michele da più di vent’anni e madre di due giovani universitari: Mariella e Riccardo. Da quando i figli sono diventati grandi, lavora come impiegata in un ufficio. Prima era casalinga. Una domenica mattina esce presto da casa per comprare le sigarette al marito.

«La giornata è bellissima, calda, nonostante l’autunno inoltrato. Provavo un’allegria infantile nel camminare per le strade, dalla parte del sole, e vedere gli alberi ancora verdi e le persone contente, come sembrano sempre nei giorni festivi.»

Si ferma anche a comprare dei fiori, un mazzo di calendole, per il piacere di tenerli in mano mentre cammina. Arrivata dal tabaccaio vede una «pila di quaderni neri, lucidi, spessi, di quelli che si usano a scuola.» Vuole comprare anche un quaderno, ma il tabaccaio è costretto a darglielo di nascosto, perché la domenica può vendere solo tabacchi. È la legge e siamo nel 1950.

Da quel giorno per Valeria inizia una trasformazione che porta a scoperte dolorose: scrivendo, giorno dopo giorno, inizia a vedere la famiglia e se stessa sotto un’altra luce.
Il romanzo è scritto in forma di diario ed è uno spaccato di Italia del secondo dopoguerra che a volte può farci sorridere, per quanto ci sembri lontano e superato, ma altre volte ci porta a chiederci se davvero la donna sia riuscita, in settant’anni, a riconoscersi e a ricavarsi lo spazio e il tempo necessario, per viversi sia come donna sia nei ruoli familiari e sociali che si è scelta o che le hanno imposto.

Il tema di questo romanzo sono le relazioni familiari, i ruoli che ci assumiamo e quelli che ci affidano gli altri; il tema è la comunicazione di coppia, e la fatica nel continuare a riconoscere e amare il compagno o la compagna di vita, quando figli, lavoro e impegni rischiano di stritolare gli slanci iniziali; il tema è il dialogo attivo tra genitori e figli, che ci obbliga al confronto con la generazione che ci ha preceduto e con quella che segue; il tema è il limite, tra ciò che si vorrebbe fare e ciò che si sceglie di fare, sostenendo la rinuncia o accettando amaramente il compromesso.

La scrittura di Alba De Céspedes, intellettuale, scrittrice, giornalista, impegnata politicamente, è ancora in grado di sollecitare confronti di genere e riflessioni, e porta ad osservare la realtà contemporanea, chiedendoci: quanto abbiamo fatto e quanto ancora dobbiamo fare?

Propongo di incontrarci due volte, giovedì 20 maggio e giovedì 3 giugno, online, dalle 18.00 alle 20.00. Il costo totale è € 21,00.
Non è necessario leggere il libro (che potete trovare in biblioteca e non più in commercio). Leggeremo qualche pagina e commenteremo insieme.

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