Mi capita frequentemente che le persone che mi seguono attraverso i corsi, le newsletter, Facebook mi dicano che dopo un po’, da soli, perdono la pratica della scrittura.
Ciò che dico loro è che è normale. Anche per la scrittura, come per molti altri aspetti della vita, scemato l’entusiasmo o perso il contatto con il gruppo, ci scoraggiamo o non sappiamo applicarci. Applicarsi non è un verbo felice. A me rimanda a quando andavo a scuola, alle medie, qualche insegnante scriveva nel giudizio di fine anno: È attenta, ma potrebbe applicarsi di più. Rimane uno stigma. Quando ho scoperto che Renzo Piano, l’architetto di fama mondiale, fu bocciato due volte, alle superiori, perché non gli piaceva studiare greco e latino e aveva scelto il classico perché obbligato dalla madre; quando ho scoperto che il mio insegnante di musica, stimato musicista e compositore, fu bocciato due volte allo scientifico perché studiava solo filosofia e matematica; quando ho scoperto che Alcide Pierantozzi, scrittore affermato ha avuto vita non facile a scuola, mi sono detta che, talvolta, la non applicazione scolastica può permettere di cercare strade personali, forse dolorose e solitarie ma, se perseguite con insistenza, soddisfacenti.

Se si calpestano suoli non convenzionali c’è bisogno di crearsi una cerchia di sostenitori, c’è bisogno di bastoni, di persone oggetti riti che ci sostengano, perché la fatica è personale, ma se condivisa è più leggera.
Per questo motivo ho scelto di essere a disposizione dal 13 settembre 2022 al 16 maggio 2023, dalle 18.30 alle 20.00, il martedì, in presenza, a Torino, per chi volesse scrivere in gruppo.
Per chi non abita a Torino e fosse interessato a scoprirsi nella forza della ripetitività settimanale, posso fissare il lunedì, sempre dalle 18.30 alle 20.00, online.
Darò stimoli, all’inizio e nel corso dell’incontro, ma la finalità principe sarà scrivere scrivere scrivere. Non ci sarà obbligo di frequenza, né di numero minimo di partecipanti; è una proposta per scrivere con regolarità, in gruppo.

Mi interessa creare uno spazio, fisico o virtuale, in cui ritrovare, tramite la scrittura, se stessi. Una sorta di bastone a cui poggiarsi, in maniera costante o saltuaria, sia quando vi sembrerà di non avere niente da scrivere sia quando sarete talmente colmi di emozioni che anelerete all’appuntamento con la scrittura per liberarvi di pesi eccessivi.

Info: robertaceraolo@gmail.com – 333.1861.162